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Realtà aumentata

Dalla Realtà Virtuale alla Realtà Aumentata: cos’è un’esperienza immersiva?

È già da alcuni mesi che si sente parlare con insistenza di realtà aumentata, realtà virtuale e di esperienze immersive. E con il continuo arrivo sul mercato di dispositivi dotati di videocamere e sensori sempre più sofisticati, la conversazione sull’argomento non potrà che aumentare.

Come se non bastasse, nuovi software e innovazioni nel campo di VR/ARpermettono anche ai dispositivi che abbiamo in tasca oggi di supportare qualche forma di realtà aumentata, più o meno sofisticata. Con il risultato che clienti e fornitori vogliono e propongono soluzioni di augmented reality e virtual reality.

Ma cosa si intende esattamente con questi termini, spesso usati come sinonimi?
Che differenza c’è tra Realtà Virtuale (VR) e Realtà Aumentata (AR)?
Facciamo un po’ di chiarezza…

Realtà Virtuale (VR) ed Esperienze Immersive

Con “Realtà Virtuale” si intendono tutti i tipi di esperienze immersive, in senso generico.

Un’esperienza immersiva è una particolare modalità di fruizione dei contenuti in cui l’utente è circondato da un mondo virtuale, con il quale può interagire per proseguire la fruizione o scoprire nuovi contenuti.

Il tipo di esperienza è determinato dagli elementi principali che costituiscono il mondo, ripresi dalla realtà (“reali”), generati dal computer (“sintetici”), o misti (“ibridi”).

L’“immersione” è data dalla modalità di fruizione, che per definirsi realmente “esperienza immersiva” dovrebbe avvenire tramite appositi visori posti sugli occhi dell’utente, e tramite sensori che ne tracciano la posizione e l’interazione all’interno del mondo virtuale.

L’esempio tipico di realtà virtuale basata su elementi reali è il tour virtuale di una location (es. Google Virtual Tour), mentre l’esempio tipico di realtà virtuale sintetica è il classico videogioco 3D.

La realtà virtuale ha dato un nuovo impulso al settore della tecnologia, con nuovi hardware per la fruizione di contenuti virtuali (dal sofisticato Oculus, all’umile Google Cardboard), nuovi hardware per la cattura degli elementi reali (telecamere giroscopiche e sferiche, sensori di profondità basati su laser e infrarossi, …), hardware per il tracciamento e l’orientamento dell’utente nell’esperienza, la realizzazione di software e tecniche matematiche per la realizzazione di esperienze immersive, e non ultime la produzione creativa di contenuti reali, sintetici, ibridi da vivere nel corso delle esperienze.

Ma vediamo in dettaglio quali contenuti possono essere fruiti, in tipologie…

Contenuti reali: video a 360°. Registrazioni audio-video di scene del mondo reale, in cui i dettagli sono registrati simultaneamente, con una visuale a 360°. Lo spettatore ha la possibilità di scegliere in ogni momento quale direzione osservare.

Si tratta dunque di realtà virtuale ricreata con immagini reali. Il fruitore non può intervenire, se non scegliendo la direzione dell’inquadratura e, ovviamente,intervenendo sui classici controlli audio video, (volume, pausa, velocità, skip, ordine sequenze).

Contenuti sintetici: Computer-Generated Virtual Reality (CG VR). Sono i virtual tour all’interno di realtà visuali totalmente generate da un computer e non reali (ossia, sintetiche).
I contenuti possono essere pre-renderizzati (quindi non reattivi, come i video a 360°), oppure generati real time, (come se fosse un videogioco, per esperienze istruttive, informative o di divertimento

Contenuti misti: Realtà aumentata (AR). Esperienze immersive che combinano elementi reali con elementi generati in computer graphics.

Si può comunque distinguere tra realtà aumentata e realtà ibrida.

Realtà Aumentata (AR)

Con “Realtà aumentata” si intende l’esperienza immersiva con cui si fruiscono elementi virtuali intercalati nel mondo reale, di carattere informativo o istruttivo o di divertimento.

La realtà aumentata viene fruita “live”, in maniera diretta o indiretta, ed è una visione del mondo i cui elementi sono aumentati (o supplementati) grazie a sensori di input/output, audio/video, dai gps, contenuti grafici multimediali (2D o 3D).

Non esiste interazione tra mondo “aumentato” e mondo reale: i contenuti non sono “ancorati” al mondo, ma vivono nelle coordinate tridimensionali della realtà aumentata.

Ad esempio: i mobili IKEA possono essere appoggiati su qualunque superficie. Una ricostruzione 3d di una ricetta di cucina da seguire passo per passo può essere attivata su un qualunque piano. E così via.

Realtà Mista o Realtà Ibrida (MR / HR)

Esiste però una modalità all’interno della quale gli oggetti del mondo aumentato coesistono ed interagiscono con il mondo reale, la realtà ibrida, o realtà mista.

Questa modalità offre una sensazione maggiormente immersiva in presenza dell’oggetto sintetico nel mondo reale: i contenuti sintetici sono ancorati alla realtà.

Esempi di questo tipo di realtà possono essere informazioni su contenuti museali, piuttosto che informazioni che guidano chirurghi in un intervento in realtà aumentata.

Ti è più chiara la differenza tra raltà virtuale, realtà aumentata e realtà ibrida?

Vuoi proporci qualche applicazione pratica di questa tecnologia per la tua azienda? Contattaci.