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Proximity

Cosa sono i Beacon e come possono aiutarti nel Proximity Marketing

Smartphone, tablet, smart watch e gli altri dispositivi mobili sono parte integrante della vita quotidiana di ognuno di noi: telefonate, posta, indicazioni stradali, ricerca di luoghi attorno a noi, ... Spesso lo diamo per scontato, ma tutte queste attività necessitano di connettività dati e di connettività GPS.

Ad esempio, in un'app di navigazione, la connettività dati permette lo scaricamento di informazioni in tempo reale sul traffico attorno alla nostra posizione ottenuta tramite connettività GPS, e l'informazione viene riportata su mappe precedentemente scaricate sul dispositivo.

Tuttavia, quando siamo in spazi chiusi (abitazioni, uffici, centri commerciali, musei, metropolitana, ...) i segnali dall'esterno sono deboli o del tutto assenti. Per proseguire con le attività online è necessario quindi passare dalla connettività dati alla connettività wireless (ove disponibile).

Ma come si può identificare la posizione nello spazio di un dispositivo in assenza di segnale GPS?

I beacon aiutano proprio in questo. Vediamo come.

Cos'è un beacon?

In lingua inglese il termine beacon significa letteralmente faro. Infatti, così come i fari per la navigazione marittima emettono un fascio di luce per indicare la propria posizione ai natanti, allo stesso modo i device denominati "beacon" emettono periodicamente un segnale radio per "pubblicizzare" (advertise) la propria posizione nello spazio.

Più precisamente, i beacon sono dei radiotrasmettitori (o radiofari) alimentati da una piccola batteria che emettono segnali radio usando la tecnologia Bluetooth Low Energy (BLE), che possono essere intercettati e letti da dispositivi in ascolto sulle frequenze BLE che si trovano in prossimità dei beacon.

La corretta interpretazione dei messaggi pubblicizzati dai beacon (da parte di app realizzate ad hoc) permette ai device di orientarsi anche in spazi chiusi e in assenza di segnale GPS.

Questa possibilità è particolarmente utile nell'ambito del proximity marketing. Ad esempio, è possible sistemare diversi beacon all'interno di aree commerciali che inviano messaggi informativi, scontistica e mappe di navigazione di interesse per i clienti che frequentano i negozi.

Tipi di Beacon

Così come i fari marittimi sono identificabili per frequenza, colore e pattern, allo stesso modo i beacon possono essere identificati in base al tipo di messaggio legato al segnale.

Il messaggio può essere semplicemente l'ID del beacon, o anche qualcosa di più complesso. Ad esempio informazioni derivanti da sensori montati sul beacon: temperatura, pressione, umidità, accelerazione, livello batteria, ...

Per realizzare una soluzione di proximity basata sui beacon bisogna quindi considerare tre parti principali:

  1. hardware: l'insieme dei beacon che si vogliono installare
  2. applicazione mobile: un'app per iOS / Android in grado di rilevare la presenza ed eventualmente la distanza tra il device e i beacon
  3. applicazione web: un CMS necessario per mappare ogni beacon con informazioni di interesse.

Tutti i beacon sono radiotrasmettitori BLE, ma non tutti i beacon seguono le stesse specifiche di trasmissione, che si differenziano per modalità di trasmissione dei dati. In particolare, le tre specifiche principali sono:

  1. iBeacon, proposto da Apple, che per prima ha portato sul grande mercato delle API e hardware (iPhone) in grado di leggere e comunicare tramite BLE. La specifica iBeacon è oggi supportata sia su iOS che Android, e permette la trasmissione di 3 informazioni principali: UUID dell'iBeacon, Major ID e Minor ID (in pratica, 2 valori associati all'UUID)
  2. Eddystone, la risposta di Google agli iBeacon. La specifica è open e disponibile per iOS e Android. Prevede 3 profili di trasmissione, per inviare specifiche informazioni:
  3. AtlBeacon, che ad oggi è lo standard de facto per quanto riguarda la trasmissione BLE. Proposto da Radius Network per superare la dicotomia Apple-Google, è uno standard open e sotto CC, supportato da una community molto attiva ache dal punto dell'adozione di nuove funzionalità.

Quale specifica beacon scegliere per una applicazione proximity based?

Come in ogni caso di guerra tra standard, non esiste la risposta corretta al 100%: dipende dall'esatto tipo di scenario di applicazione (es. proximity marketing o automation?), dai dispositivi di lettura disponibili (principalmente iOS oppure Android?), e dal tipo di beacon e sensori che si vogliono adottare (gli hardware hanno costi diversi, e quando si vogliono installare centinaia se non migliaia di beacon, la differenza si fa sentire).

Contattaci, ti aiuteremo a scegliere quali sono i beacon migliori per la tua applicazione aziendale, e ti aiuteremo in questo primo passo verso l'adozione dell'IoT (Internet of Things) nella tua azienda.